Appena nato l'artista entra in conflitto con la società tutta che vede in lui un nemico della tranquillità borghese. E' infatti compito dell'artista smuovere, muovere e vangare il terreno incrostato delle idee; mettere in dubbio ogni regola, pensare invece di credere.
Noi affermiamo che l'arte è anche "grande divertimento" e con questo dichiariamo guerra ai falsi seri (i seriosi), agli accademici miopi e daltonici, ai musei senza vera antichità ma traboccanti di vecchiume, all'archeologia ridotta a oggettistica e a tutti coloro che giurano sulla bellezza di un pezzetto di vaso solo perché è vecchio:
Noi amiamo la ricerca, i progetti proiettati nel futuro, il passato come PIEDISTALLO su cui ergersi e non come PALLA AL PIEDE, l'arte come UTOPIA di vita e la VITA COME CAPOLAVORO D'ARTE.
Detestiamo i critici ridotti a presentatori di mostre (ovvero scribacchini a pagamento), ogni forma di pensiero imbrigliato dal potere; e detestiamo infine il buon gusto salottiero, il militarismo, i discorsi inutili, l'arte a servizio di chicchessia.
SIA BEN CHIARO
Il TerzoFuturismo è un’utopia e come tutte le utopie ha bisogno di un alzo balistico che punti più in alto dell’obiettivo da colpire.
L’utopia consiste, in questo caso, nella scommessa di continuare, da una parte, gli stilemi del futurismo (correndo il rischio del manierismo) e dall’altra di aprire una via “elegante” e colorata all’arte concettuale ovvero non dipingere necessariamente “male”. Per dipingere “nuovo” dipingiamo pure il “concetto” dell’oggetto ma facciamolo “bello”, in omaggio allo stile italiano.
Savonari
pittore mittel-mediterraneo
6 aprile 2008
di Baldo Savonari
Non sulle soglie del bosco ti voglio portare
né sotto i pini
né a contemplar mirti
né sulle Ande a sentire il vento che soffia
ma fra le meraviglie della fantasia
nel dedalo infinito di circuiti cerebrali
nel vortice di una pennellata
fra le vibrazioni di un'orchestra d'archi
dentro la logica di una formula matematica
o di un 'ipotesi filosofica
nel vivo di un' emozione collettiva
di un popolo che rinasce
che esce dal guscio
che si toglie dal groppone l'oppressore
ti voglio far nuotare
fra le scariche impetuose di adrenalina
della rabbia operaia contro i padroni
non su le soglie del bosco ti voglio portare
per parlare di poesia
ma nella sala parto di un moderno ospedale
dove le mani esperte di un chirurgo
che non sono ignude
ma fasciate da guanti sterilizzati
lottano per far nascere la vita
non soltanto su le soglie del bosco c'è poesia
ce n'è dentro il potente motore di un'astronave
che si stacca da terra
e s'immerge nell'ignoto
per sapere
per sapere
per sapere
per sapere
...............
...............
...............
se ti porterò nel bosco
andremo oltre le soglie
e ci porteremo un microscopio
per guardare oltre il visibile
per penetrare i segreti della vita più piccola
che abita ogni atomo di
MATERIA
Il termine TERZOFUTURISMO non piace né alla destra né alla sinistra né al centro né a tutte le combinazioni politico-direzionali, ma piace a coloro che lo promuovono e tanto basta.
Il TERZOFUTURISMO è una metafora per parlare del futuro dell'arte.
E' un movimento come una "filosofia propria, fondamentale anarchica", che prende le mosse dallo spirito battagliero dei nostri nonni e ha come principio inscindibile quello di unire LA CURIOSITA' DELLA SCIENZA ALLA TRASFIGURAZIONE DELL'ARTE.
Brevi cenni sulla storia del futurismo
In principio fu il grido di chi non riusciva a respirare sotto la pesante coltre di una cultura impolverata fino l'inverosimile e voleva vivere per il futuro e per il proprio futuro.
E quindi ANARCHIA. Queste sono le vere radici storiche del futurismo. Nasce come movimento anarchico che vuole attirare l'attenzione sul proprio tempo e sulle cose del proprio tempo.
Ha davanti a sé un terribile nemico: il PASSATISMO… che non è amore per il passato ma semplicemente compiacimento caldo e morbido di coltri materne che si ha paura di abbandonare per pigrizia, per codardia, per paura del nuovo. Questo terribile nemico aveva steso un tale pesante strato di polvere su tutto il pensiero da rendere impossibile qualsiasi operazione di "spolvero"; bisognava usare spazzole di acciaio per farsi sentire e questo hanno fatto i futuristi, creando le basi estetiche di quasi tutte le avanguardie di questo nostro incredibile secolo che ha visto passare l'uomo dal cavallo all'automobile, all'astronave che lo ha portato sulla luna.
Non è stato un gioco da niente: è stata la più grande accelerazione tecnologica mai conosciuta dall'uomo: Tutto questo, gli animi più nobili fra i futuristi, lo hanno percepito e lo hanno rappresentato in tutte le loro opere con slancio ed emozione creativa.
Questa è la verità: Poche chiacchiere! Ciò che è accaduto ad alcuni di essi durante il regime fascista non ci riguarda e comunque fa parte della nostra storia e ne siamo tutti coinvolti nel bene e nel male, direttamente o indirettamente.